- Titolo originale: Il respiro del cielo – Skyway Monte Bianco dalla storia al futuro
- Titolo in inglese: The Breath of the Sky – Skyway Monte Bianco: From History to the Future
- Curatore: Dario Corradino
- Autori: Mario Deaglio, Enrico Martinet, Carlo Grande, Giorgio Macchiavello
- Editore: ITEDI S.p.A. – La Stampa
- Anno di pubblicazione: 2017
- Lingue: Italiano e Inglese (edizione bilingue)
- Categoria: Traduzione editoriale architettura alpina, cultura del territorio, narrazione visiva
Traduzione editoriale architettura alpina: il caso Skyway Monte Bianco
Questa traduzione editoriale architettura alpina è stata realizzata per il volume bilingue Il respiro del cielo – Skyway Monte Bianco dalla storia al futuro. Pubblicato da ITEDI – La Stampa, il libro racconta la nascita della celebre funivia con testi e immagini d’autore, celebrando una delle infrastrutture alpine più iconiche d’Europa.
Progetto editoriale bilingue tra paesaggio e tecnica
Il volume non è solo un tributo tecnico, ma un viaggio narrativo e simbolico. Collega l’ambizione dell’uomo alla potenza della montagna. Skyway è descritta come opera ingegneristica e culturale, ponte tra modernità e tradizione. Le fotografie accompagnano un testo che trasmette identità e visione.
Traduzione editoriale per cultura alpina e ingegneria
Abbiamo curato la traduzione editoriale bilingue con un lavoro articolato e specializzato. In particolare:
- Traduzione integrale dei testi narrativi e tecnici in inglese;
- Adattamento linguistico con stile divulgativo e tono solenne;
- Localizzazione di lessico architettonico e infrastrutturale;
- Revisione finale per garantire armonia tra le due versioni.
Questo approccio ha reso il volume uno strumento di rappresentanza per Skyway Monte Bianco anche a livello internazionale.
Traduzione culturale e architettonica per l’editoria alpina
The Breath of the Sky è oggi un simbolo editoriale dell’architettura alpina. La nostra traduzione editoriale architettura alpina ha dato voce a un racconto che unisce tecnica e paesaggio. Abbiamo restituito, attraverso questa traduzione della pubblicazione architettonica, l’identità profonda di un’opera che guarda al futuro, pur mantenendo saldo il legame con le sue radici alpine.